Circa il 30% delle aziende italiane ed estere ha già avviato o intende investire nella sperimentazione e adozione delle principali tecnologie emergenti, tra cui il metaverso, e il 25% intende farlo nel breve periodo. Nel prossimo decennio si prevede inoltre una crescita considerevole dell’impatto del metaverso sul portafoglio dei servizi e prodotti offerti. E oltre il 40% delle aziende ritiene che il tasso di crescita medio dei ricavi nel metaverso nei prossimi 10 anni sarà superiore al 40%. Tuttavia, solo il 28% intende investire più del 15% del budget nella sperimentazione di nuove soluzioni nel metaverso, mentre il 19% prevede di investire più di 200mila euro nel corso del 2023. È quanto emerge dal report Web 3.0: metaverso e nft, realizzato da EY, in collaborazione con il Centro di ricerca in strategic change di Luiss Guido Carli.
Gli ambiti di applicazione
I principali ambiti di applicazione del Web 3.0 sui quali si intende investire sono la customer experience (garantire esperienze multisensoriali attraverso la creazione di luoghi virtuali immersivi), la formazione 4.0 (apprendimento e sviluppo delle competenze nel metaverso), il metaverse marketing (aumentare la visibilità e rafforzare l’immagine del brand), e il new way of working, ovvero abilitare un nuovo modo di lavorare attraverso l’organizzazione di incontri virtuali per una maggiore inclusività. Non mancano però critiche, perplessità e dubbi sul Web 3.0, che riguardano gli ingenti costi di investimento e l’incertezza dei ricavi, e la poca chiarezza circa le reali potenzialità/opportunità. Inoltre, la normativa vigente non risulta essere completamente adeguata a rispondere ai diversi scenari abilitati dal Web 3.0.
Gli nft come opportunità di crescita dei ricavi
Secondo il 48% del campione, sebbene si tratti di un mercato ancora in fase di espansione, gli nft offrono un’importante opportunità di crescita dei ricavi e hanno già dimostrato essere una realtà con potenzialità significative in svariati ambiti di applicazione. In particolare, diritti d’autore, collezionismo e marketing. La realizzazione di un ambiente come il metaverso coinvolge infatti anche alcuni asset di intellectual property (ip), come privative brevettuali, i brand, il diritto d’autore e della comunicazione. Analogamente, la realizzazione e commercializzazione di un nft non può prescindere dalla valutazione del rapporto con i diritti di proprietà intellettuale propri o di terzi.
L’impatto sul mondo del lavoro
Il report mette in evidenza le aspettative che gli operatori ripongono non solo rispetto ai loro investimenti nel metaverso, ma anche in termini di capacità e competenze richieste per l’attuazione di una strategia nel metaverso in ambito di risk and compliance. Inoltre, riferisce Adnkronos, le nuove tecnologie e le loro applicazioni potranno avere impatti innegabili anche sul mondo del lavoro. Tra gli aspetti principali da approfondire, il concetto di luogo di lavoro (con il superamento dei tradizionali vincoli di tempo, luogo e spazio), la formazione dei lavoratori, e le possibili ricadute sulla normativa in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.