Mese: Febbraio 2023

Prestiti, il Taeg medio è aumentato del 25% in un anno

Anche i prestiti personali costano di più. L’aumento del costo del denaro riverbera inevitabilmente anche sul costo dei finanziamenti. In base a una recente analisi condotta da Facile.it, il Team medio disponibile online è aumentato del 25% in un anno, passando dal 7,50% di gennaio 2022 al 9,40% di gennaio 2023.

Perchè si chiede un prestito personale?

Il primo motivo per cui si richiede un prestito personale è l’ottenimento di liquidità, richiesta spesso legata alla necessità di fare fronte ad imprevisti o a spese ingenti e che a gennaio 2023 ha rappresentato quasi un terzo della domanda totale (31,1%). Anche in questo caso i tassi medi sono cresciuti notevolmente, con un incremento in linea con quello rilevato per le altre tipologie di prestiti; numeri alla mano, quindi, se non si può rimandare la richiesta di finanziamento, meglio prepararsi a fare i conti con condizioni decisamente meno favorevoli rispetto al passato.

Gli aumenti rispetto al 2022

Per capire quale sia stato l’aumento del costo del denaro “in concreto”, Facile.it ha condotto delle simulazioni tenendo come base un prestito personale per liquidità di 10.000 euro e della durata di 5 anni.  Chi ha richiesto un prestito simile a gennaio 2023, al termine del piano di ammortamento, tra interessi ed altri costi accessori avrà speso in media 2.300 euro, ben più di chi ha chiesto lo stesso tipo di prestito a gennaio 2022, quando queste voci ammontavano a circa 1.760 euro.

Le famiglie scelgono importi più contenuti

Per far fronte ai costi più elevati, le famiglie scelgono di orientarsi su importi più contenuti; ad esempio, guardando alle richieste di prestiti personali per liquidità raccolte online a gennaio 2023, emerge che chi ha presentato domanda ha puntato ad ottenere, in media, 9.207 euro, valore in calo del 5% rispetto allo scorso anno. La riduzione si è tradotta anche in un accorciamento della durata dei piani di ammortamento, passati da 60 a 55 mesi. Stabile, invece, l’età media di chi ha presentato domanda, ferma a 42 anni.

Meglio confrontare le offerte di più società di credito

Per risparmiare un po’, gli esperti suggeriscono di verificare le offerte di diverse società di credito. Ad esempio, in base all’ultima rilevazione della Banca d’Italia il tasso medio del totale prestiti personali (TEGM) è pari a 11,61%, ma  l’online può offrire diverse opportunità di risparmio, visto che gli indici medi oggi viaggiano intorno al 9,40% (TAEG).

Farina di insetti o carne in vitro? Le tendenze del nostro futuro alimentare

Il nostro futuro a tavola? Sembrerebbe meno appetitoso di quello attuale, almeno stando alle previsioni in fatto di tendenza food. I prodotti a base di insetti in Europa, entro il 2030, raggiungeranno 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori, mentre il mercato mondiale della carne in vitro ha già registrato investimenti da capogiro, pari a 1,3 miliardi. Sono alcune delle più evidenti tendenze alimentari, inquadrate nell’alveo del novel food, dal report Nomisma per la IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani. 

Sdoganata la farina di insetti

Del resto è stata appena ‘sdoganata’ dalla Commissione Ue l’immissione sul mercato di farina di grillo e dunque, si registrerà, secondo Nomisma, nel giro di poco tempo, un maggior impiego di insetti come ingredienti nei prodotti alimentari e da qui ai prossimi tre anni, si prevede un calo produttivo degli insetti interi di quasi il 15%, mentre saliranno in media anche del 5% le vendite di pane, sostituti della carne e nutraceutici, a base di polvere di insetti.

Carne sì o carne no

La Food and Drug americana ha dato il suo via libera alla carne di pollo prodotta in laboratorio. Questo passaggio accende i riflettori sulle ambizioni latenti in Europa in questo senso, con le aziende di riferimento a livello mondiale, tra laboratori e start up, passate da 13 a 117 dal 2016 al 2022 e la produzione globale di carne in vitro che si prospetta al 2030 in aumento fino a 2,1 milioni di tonnellate.

“La carne sintetica – commenta il presidente di Cia, Cristiano Fini- va nella direzione opposta a quella che è la nostra idea di cibo, basata sulla valorizzazione delle nostre produzioni agricole e zootecniche, simbolo di alta qualità e identificative dei territori e delle tradizioni nazionali. Inoltre, si tratta di una produzione artificiale che finisce per costare di più in termini di sostenibilità ambientale e non garantisce migliore salute e nutrizione per i cittadini. Al momento -ha concluso Fini- c’è il rischio concreto che l’agricoltura venga ridimensionata con ovvie conseguenze sulle aree interne con il progressivo abbandono dei territori”.

Cosa è la carne in vitro? 

Come spiega Animal Equity, “la carne coltivata in vitro è conosciuta anche come clean meat (carne in vitro), in quanto non deriva dalla macellazione degli animali, ma si tratta di un prodotto che replica in laboratorio carne, pesce e uova. La tecnica consiste nel prelevare cellule muscolari e nutrirle con proteine che aiutano la crescita del tessuto. Una volta che il processo è partito, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all’infinito, senza aggiungere nuove cellule da un organismo vivente”. 

L’app economy rallenta: spesa consumatori -2%

Nel 2022 rallenta per la prima volta l’economia globale delle app. Durante l’anno passato la spesa dei consumatori per le applicazioni è scesa a 167 miliardi di dollari, registrando una flessione del 2%, mentre nel 2021 la crescita era stata del 19%. Secondo il report State of Mobile 2023, il rapporto annuale pubblicato da data.ai., allo stesso tempo i download sono aumentati dell’11% su base annua (non però nell’ultimo trimestre dell’anno), trainati in particolare dai mercati emergenti.
“Per la prima volta, i fattori macroeconomici stanno frenando la crescita della spesa mobile”, osserva Theodore Krantz, ceo di data.ai. Inoltre, nel 2022 è scesa anche la spesa per i giochi: -5% (110 miliardi di dollari), mentre la spesa per app non di gioco è aumentata del 6% (58 miliardi), guidata da abbonamenti in streaming, app di appuntamenti e app video di breve durata

Instagram supera TikTok

Secondo un’altra analisi di Sensor Tower, Instagram supera TikTok balzando al primo posto delle app più scaricate. Le altre app di Meta hanno tutte un posto nella top 10 delle più scaricate: Facebook è al terzo, WhatsApp al quinto, Messenger all’ottavo e WhatsApp Business al nono posto. CapCut di ByteDance, un’estensione di TikTok, è in quarta posizione, mentre al sesto posto si piazza Snapchat, al settimo Telegram, e Spotify è decima. Twitter, che da ottobre scorso è di proprietà di Elon Musk è tredicesima, e Netflix quindicesima, riporta Ansa.

L’ascesa dello streaming e della condivisione

Secondo il report State of Mobile 2023 lo spostamento dell’attenzione dei consumatori dai media tradizionali agli smartphone solleva la domanda: quali app sono responsabili? Nel 2022, solo tre categorie di app sulle 20 monitorate hanno catturato il 50% di tutto il tempo trascorso su dispositivi mobili, e comprendevano tutte video e social. Le categorie erano social media/comunicazione (19,5%), intrattenimento/brevi video (17%) e intrattenimento/condivisione video (12,7%). All’interno di questi tre segmenti, le app leader di mercato sono rispettivamente WeChat, TikTok e YouTube.

Una rivoluzione dell’intrattenimento

I video per dispositivi mobili in formato breve si stanno diffondendo in tutto il mondo e stanno cambiando per sempre il panorama culturale. I numeri parlano di una rivoluzione dell’intrattenimento.
TikTok ora è una delle uniche due app non di gioco a superare i 6 miliardi di dollari di spesa dei consumatori, e ha generato più di 3,5 miliardi di download, il doppio di YouTube.
Nel suo successo, TikTok rappresenta un’altra tendenza nello spazio delle app: l’ascesa del super editore. La portata e le dimensioni dell’economia delle app hanno consentito a numerosi studi specializzati di prosperare. Nel 2022, 1419 app e giochi hanno generato oltre 10 milioni di dollari, 224 hanno superato 100 milioni di dollari e 10 hanno incassato 1 miliardo di dollari.