Prestiti personali su, mutui giù: ecco le richieste di credito delle famiglie italiane

Aumentano le richieste di prestito alle famiglie, anche per importi decisamente contenuti, mentre calano i mutui, sicuramente come conseguenza al crollo delle surroghe, praticamente dimezzate rispetto a un anno fa. E’ quanto emerge dall’ultimo Barometro CRIF, riferito ai primi 9 mesi del 2022. Questo i dati in sintesi: le surroghe hanno perso oltre metà dei volumi (-61,9%), condizionando la performance dell’intero comparto. La dinamica dei nuovi mutui d’acquisto resta sostanzialmente stabile. Relativamente ai prestiti si segnala l’andamento positivo anche per le richieste presentate dai cittadini non nati in Italia (+25,8%).

Luci e ombre sui primi 9 mesi dell’anno 

E’ uno scenario fra luci e ombre quello disegnato dall’ultimo Barometro in merito alla domanda di credito da parte delle famiglie italiane, condizionante da una situazione di perdurante incertezza causata dal conflitto in Ucraina e dal rialzo dei tassi e dell’inflazione. Nello specifico, secondo l’ultima analisi del Barometro CRIF (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC), il numero delle richieste di prestiti (personali e finalizzati) fa segnare una crescita del +21,7% rispetto al corrispondente periodo 2021. Relativamente al solo mese di settembre appena concluso, le richieste di prestiti crescono del +12,2%. Al contempo l’importo medio richiesto si è attestato a 8.313 euro, in calo del -6,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2021, a conferma della crescente tendenza a fare ricorso a un finanziamento anche per sostenere acquisti di importo contenuto, quali telefonia, piccoli elettrodomestici e prodotti di elettronica. Per quanto concerne lo spaccato dei prestiti finalizzati e personali, continuano a crescere a doppia cifra e con la stessa intensità: i primi aumentano del +21,3% mentre i secondi segnano un +22,4%.

I mutui calano di numero, ma aumento l’importo medio

Per quanto riguarda invece l’andamento delle richieste di mutui immobiliari e surroghe, dall’inizio dell’anno si registra una contrazione complessiva del -22,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (-25,5% la flessione nel mese di settembre) ma va rimarcato come la performance negativa del comparto sia ascrivibile al crollo verticale delle surroghe che, secondo l’ultima rilevazione prodotta da CRIF, sono diminuite del -61,9% rispetto al 2021 e ormai spigano poco più dell’8,5% del totale.
I nuovi mutui, invece, restano sostanzialmente stabili rispetto alla corrispondente rilevazione, tanto che a livello di erogazioni il calo si attesta a un modesto -1,7%. In compenso, nei primi 9 mesi del 2022 l’importo medio dei mutui richiesti è cresciuto del +4,7% rispetto al corrispondente periodo 2021, attestandosi a 144.658 euro.