Bevande analcoliche, un comparto che vale 5 miliardi di euro 

Un’industria che ha radici nella storia e tradizione italiane, ma è anche orientata all’innovazione. Questo è il settore delle bevande analcoliche in Italia, che è stato al centro dell’Assemblea annuale di Assobibe, l’Associazione di Confindustria che rappresenta il comparto nel paese. Con l’occasione, è stata presentata la ricerca “Bevande analcoliche: immagine, valore, tradizione e significato” realizzata da Euromedia Research per Assobibe. Il settore delle bevande analcoliche in Italia conta circa 100 stabilimenti, tra multinazionali radicate sul territorio e piccole e medie imprese, che danno lavoro a un totale di 84.000 persone e generano un valore di mercato di 5 miliardi di euro. Ogni euro di valore prodotto dalle imprese del settore genera 5,4 euro lungo la filiera, e per ogni lavoratore impiegato nelle aziende di produzione si creano 14 posti di lavoro indiretti. È un comparto fortemente radicato nel territorio che esporta bevande analcoliche per un valore complessivo di 421 milioni di euro.

Il 78% degli italiani le considera espressione della tradizione

Secondo la ricerca di Euromedia Research, oltre il 78% degli italiani riconosce le bevande analcoliche come espressione della tradizione italiana e ritiene che contribuiscano a valorizzare il Made in Italy nel mondo. Quasi il 90% degli italiani ritiene importante la presenza delle imprese del settore sul territorio per la crescita economica e l’occupazione. Le bevande analcoliche svolgono un ruolo fondamentale nella vita degli italiani, accompagnandoli nei momenti di festa, relax e vacanza. Sono considerate simboli di socialità e tradizione, portatori di ricordi felici. 

Quali sono le bevande preferite?

La ricerca analizza anche le preferenze degli italiani riguardo alle bibite analcoliche, evidenziando che i gusti più diffusi sono le cole, le aranciate, le toniche, i tè freddi, gli aperitivi analcolici, i chinotti e le gassose. La maggioranza degli intervistati consuma 1-2 bicchieri di bevande analcoliche, principalmente durante le pause relax e nei momenti di festa e convivialità.

Le difficoltà legate alla crisi

Tuttavia, il settore delle bevande analcoliche si trova ad affrontare sfide e incertezze. I costi delle materie prime, come lo zucchero, sono aumentati notevolmente, i mercati sono influenzati da un’economia instabile e le imprese devono far fronte a un’inflazione alta. Questi fattori si riflettono sui prezzi al consumo e sui volumi di vendita, con una diminuzione dei consumi registrata nella prima parte dell’anno. Inoltre, l’introduzione di una sugar tax nel 2024 potrebbe comportare nuove tasse che inciderebbero oltre il 10% del fatturato del settore.