Mese: Giugno 2023

È possibile installare una vasca jacuzzi sul terrazzo di casa?

Le vasche Jacuzzi sono oggi diventate un elemento irrinunciabile per tantissime persone, che desiderano creare un’oasi di relax e benessere direttamente in casa.

Tanti sognano infatti di poter avere una vasca jacuzzi nei propri spazi esterni, come il terrazzo o il giardino. Ma è realmente possibile installare una vasca Jacuzzi sul terrazzo?

La risposta è “si”, a patto che vengano soddisfatti determinati requisiti strutturali e di sicurezza.

Per questo, di seguito esamineremo attentamente le valutazioni da considerare per determinare la fattibilità di tale soluzione.

Valutazione della portata e capacità di carico del balcone o terrazzo

La prima e più importante valutazione da effettuare è capire quale sia la portata e la capacità di carico del balcone o terrazzo.

Una vasca Jacuzzi infatti, anche se di dimensioni compatte, può pesare significativamente, specialmente quando è riempita d’acqua e ospita più persone. Pertanto, è essenziale assicurarsi che la struttura sia in grado di sopportare tale peso aggiuntivo.

È consigliabile per questo il consultare un ingegnere strutturale o altro tipo di professionista del settore per valutare la solidità del balcone o terrazzo.

Egli sarà in grado di analizzare la struttura portante ed i materiali, al fine di determinare se sia possibile installare una vasca jacuzzi senza compromettere la sicurezza del terrazzo.

Valutazione dell’accessibilità e delle restrizioni logistiche

Una volta che la portata e la capacità di carico del balcone o terrazzo sono state valutate positivamente, è importante considerare l’accessibilità e le restrizioni logistiche legate all’installazione della vasca idromassaggio.

Alcuni terrazzi potrebbero infatti avere spazi limitati, il che renderebbe difficile o impossibile il riuscire ad accedere al terrazzo, o muoversi facilmente attorno alla vasca una volta installata.

Per questo motivo, prima di procedere con l’acquisto di una piscina jacuzzi da esterno, è consigliabile misurare accuratamente il terrazzo e considerare le dimensioni e le specifiche tecniche del modello desiderato.

Tenendo conto delle misure sarà possibile avere la certezza che ci sia spazio sufficiente per la vasca senza che questa impedisca di potersi muovere facilmente.

Valutazione delle connessioni idrauliche ed elettriche

L’installazione di una vasca jacuzzi in terrazzo richiede anche la valutazione degli allacci idraulici ed elettrici disponibili.

In genere, una vasca richiede alimentazione elettrica per far funzionare i suoi componenti, come i getti d’acqua ed il sistema di riscaldamento. È necessario assicurarsi che in terrazzo sia presente almeno un punto in cui sia possibile effettuare l’allaccio per la corrente elettrica.

Allo stesso modo, sarà necessario considerare l’allaccio idraulico per l’approvvigionamento d’acqua e lo scarico. Sarebbe importante avere almeno un punto in cui sia possibile effettuare l’allaccio per gestire correttamente lo scarico dell’acqua.

Valutazione dell’impatto sulla privacy e normative locali

Infine, è importante valutare l’impatto dell’installazione di una vasca Jacuzzi sul terrazzo in termini di privacy e conformità alle normative locali.

Se il terrazzo è visibile da edifici adiacenti o da strade pubbliche, potrebbe essere necessario prendere in considerazione l’idea di adottare misure aggiuntive per preservare la privacy durante l’uso della mini piscina.

Inoltre, alcune aree possono essere soggette a regolamenti specifici riguardanti l’installazione di strutture esterne fisse, incluse le vasche Jacuzzi.

Ciò è vero principalmente nei centri storici e nei pressi determinati beni architettonici e siti storici; per questo è fondamentale verificare le norme e i regolamenti locali prima di procedere con l’installazione, in modo da evitare sanzioni o problemi legali in futuro.

Conclusione

L’installazione di una vasca jacuzzi sul terrazzo può essere una fantastica idea per avere una ottima opportunità di benessere senza la necessità di uscire da casa.

Chiaramente, è essenziale effettuare una valutazione accurata prima di procedere con l’installazione. Valuta la portata e la capacità di carico del tuo balcone o terrazzo prima di ogni altra cosa, per avere la certezza della fattibilità.

Ricorda infatti che la sicurezza è prioritaria quando si desidera installare una vasca idromassaggio sul terrazzo. Consulta sempre professionisti qualificati per una valutazione accurata e segui le linee guida del produttore per un’installazione sicura.

Prenditi tutto il tempo necessario per fare le tue valutazioni e, se tutto è positivo, potrai goderti la tua vasca jacuzzi in terrazzo, creando un’oasi personale di benessere e relax in casa.

La vacanza? Con cane e gatto per 6,5 milioni di italiani

Le vacanze estive rappresentano un momento di relax e divertimento per molte persone, e sempre più spesso i proprietari di cani e gatti decidono di portare con sé i propri amici a quattro zampe. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different, quest’anno più di 6,5 milioni di proprietari di animali domestici trascorreranno le ferie in compagnia dei loro fedeli compagni.

Il 69% dei cani parte con il padrone

Nel caso dei cani, il 69% dei padroni ha dichiarato di portare con sé Fido durante le vacanze, mentre la percentuale si riduce al 33% per i gatti. Nonostante l’aumento dei costi delle spese familiari nell’ultimo anno, oltre il 73% dei proprietari di animali domestici si è detto disposto a spendere di più per l’alloggio al fine di garantire maggiori servizi per i loro amici a quattro zampe. Dall’indagine è emerso che la maggioranza delle persone che viaggiano con i loro animali preferisce alloggiare in una casa di proprietà (32%), seguita dall’affitto di una struttura (25%) e dagli alberghi, agriturismi, hotel e B&B (24%). Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, quasi il 90% dei padroni si sposterà in auto, mentre il 10% sceglierà l’aereo, con una percentuale più alta (14%) nel caso dei viaggi con i gatti.

Sicuri in viaggio

Nonostante la crescente tendenza a portare con sé gli animali, c’è ancora una parte dei proprietari che trasporta in modo scorretto i loro amici a quattro zampe. Secondo l’analisi, il 4% degli italiani, ovvero più di 270.000 persone, non utilizza i dispositivi di sicurezza previsti dalla legge e tiene i propri animali sulle gambe durante i viaggi in auto. Questa pratica è non solo illegale e rischiosa per l’animale, ma anche per i passeggeri del veicolo. In caso di incidente stradale, un’assicurazione per animali domestici non coprirebbe le lesioni subite dall’animale. 

Ancora poche assicurazioni formato pet

L’indagine ha inoltre messo in luce che molti proprietari non pensano ancora a tutelare i propri animali con un’assicurazione che li protegga da imprevisti durante le vacanze. Solo il 29% dei “padroni” ha sottoscritto una polizza assicurativa, un dato in aumento rispetto all’anno scorso, ma comunque ancora basso. La percentuale sale al 36% per i cani, ma scende al 17% per i gatti. Tuttavia, il 14% dei proprietari ha dichiarato di essere intenzionato a stipulare un’assicurazione in futuro. Oltre alla copertura per danni a terzi e rimborso delle spese veterinarie, alcune polizze offrono servizi specifici per le vacanze, come assistenza veterinaria telefonica e supporto nell’organizzazione di viaggi “pet-friendly”.

Bevande analcoliche, un comparto che vale 5 miliardi di euro 

Un’industria che ha radici nella storia e tradizione italiane, ma è anche orientata all’innovazione. Questo è il settore delle bevande analcoliche in Italia, che è stato al centro dell’Assemblea annuale di Assobibe, l’Associazione di Confindustria che rappresenta il comparto nel paese. Con l’occasione, è stata presentata la ricerca “Bevande analcoliche: immagine, valore, tradizione e significato” realizzata da Euromedia Research per Assobibe. Il settore delle bevande analcoliche in Italia conta circa 100 stabilimenti, tra multinazionali radicate sul territorio e piccole e medie imprese, che danno lavoro a un totale di 84.000 persone e generano un valore di mercato di 5 miliardi di euro. Ogni euro di valore prodotto dalle imprese del settore genera 5,4 euro lungo la filiera, e per ogni lavoratore impiegato nelle aziende di produzione si creano 14 posti di lavoro indiretti. È un comparto fortemente radicato nel territorio che esporta bevande analcoliche per un valore complessivo di 421 milioni di euro.

Il 78% degli italiani le considera espressione della tradizione

Secondo la ricerca di Euromedia Research, oltre il 78% degli italiani riconosce le bevande analcoliche come espressione della tradizione italiana e ritiene che contribuiscano a valorizzare il Made in Italy nel mondo. Quasi il 90% degli italiani ritiene importante la presenza delle imprese del settore sul territorio per la crescita economica e l’occupazione. Le bevande analcoliche svolgono un ruolo fondamentale nella vita degli italiani, accompagnandoli nei momenti di festa, relax e vacanza. Sono considerate simboli di socialità e tradizione, portatori di ricordi felici. 

Quali sono le bevande preferite?

La ricerca analizza anche le preferenze degli italiani riguardo alle bibite analcoliche, evidenziando che i gusti più diffusi sono le cole, le aranciate, le toniche, i tè freddi, gli aperitivi analcolici, i chinotti e le gassose. La maggioranza degli intervistati consuma 1-2 bicchieri di bevande analcoliche, principalmente durante le pause relax e nei momenti di festa e convivialità.

Le difficoltà legate alla crisi

Tuttavia, il settore delle bevande analcoliche si trova ad affrontare sfide e incertezze. I costi delle materie prime, come lo zucchero, sono aumentati notevolmente, i mercati sono influenzati da un’economia instabile e le imprese devono far fronte a un’inflazione alta. Questi fattori si riflettono sui prezzi al consumo e sui volumi di vendita, con una diminuzione dei consumi registrata nella prima parte dell’anno. Inoltre, l’introduzione di una sugar tax nel 2024 potrebbe comportare nuove tasse che inciderebbero oltre il 10% del fatturato del settore. 

Prestiti personali: salgono i tassi, cala l’importo ma richieste stabili

Dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it emerge che nonostante l’aumento dei tassi di interesse gli italiani continuano a richiedere prestiti personali. Ma per far fronte all’aumento delle rate si orientano su importi più contenuti. I tassi, infatti, sono aumentati notevolmente, arrivando a +31% se confrontati con quelli di dodici mesi prima, quando per un prestito personale da 10.000 euro in 5 anni erano pari a 6,28%. A maggio 2023 il tasso medio online (Tan) è arrivato a 8,24%. Sempre a maggio, l’importo medio chiesto alle società di credito per un prestito personale è stato pari a 10.474 euro, un valore in calo del 4% rispetto allo stesso mese del 2022.

Non solo esigenza di liquidità: salgono le richieste per consolidare i debiti

La prima motivazione per cui si chiede un prestito personale è l’esigenza di liquidità, finalità indicata a maggio 2023 dal 32% dei richiedenti. Seguono le richieste per l’acquisto di auto usate (16%) e per il consolidamento debiti (15%). In aumento anche le richieste di prestiti per le vacanze (+3%) e per spese mediche (+7%), mentre dopo il boom del 2022 calano quelle per i matrimoni (-7%).
“L’aumento del consolidamento debiti (+6%) racconta di una maggiore consapevolezza nel rapporto tra gli italiani e il mondo del credito al consumo – spiega Aligi Scotti, Bu Director prestiti di Facile.it -. Consolidare i debiti significa accorpare diversi prestiti sotto un unico finanziamento, semplificandone così la gestione, e in alcuni casi, riducendo i costi complessivi”.

Aumenta la quota degli over54

Chi ha presentato domanda di finanziamento ha in media 42 anni. E se gli under35 rappresentano un terzo dei richiedenti (33,5%) aumenta la quota degli over54, passata dal 16% al 19% del totale.
Analizzando le fasce anagrafiche emergono importanti differenze rispetto alle motivazioni per le quali ci si rivolge a una società di credito. Se gli under 26 sono la categoria che chiede più prestiti per l’acquisto di auto usate, formazione, viaggi/vacanze, i prestiti per i matrimoni sono richiesti in maggiore misura da chi ha un’età compresa tra 25-34 anni, mentre quelli per ristrutturare casa e per spese mediche sono più richiesti dagli over54. I prestiti per liquidità, che rappresentano la tipologia di prestito personale più diffusa in assoluto, sono più frequenti tra gli over45.

Gli uomini presentano più domande rispetto alle donne 

Sono ancora importanti le differenze tra uomini e donne. A presentare domanda di finanziamento nella maggior parte dei casi è un uomo (72%), anche se il campione femminile risulta in leggero aumento, passando in un anno dal 25% al 28% del totale. La differenza di genere emerge anche riguardo agli importi richiesti. Gli uomini puntano, in media, a ottenere prestiti personali di importo pari a 10.700 euro, il 10% in più rispetto a quanto chiesto dalle donne. Tra le ragioni che incidono su questa differenza anche una componente di natura reddituale: lo stipendio medio mensile dichiarato dagli uomini che hanno presentato domanda di finanziamento è pari a 2.155 euro, il 23% più alto rispetto a quello del campione femminile.