Per gli italiani il digitale migliora la vita, ma aumentano le cyberpaure 

Le piattaforme web sono una componente irrinunciabile della vita quotidiana degli italiani. Il digitale migliora la vita, è vero, ma aumentano anche le cyber-paure, e 6 italiani su 10 temano per la propria sicurezza informatica. E riguardo il grande tema del 5G, la maggioranza degli italiani risulta favorevole. È quanto emerge in sintesi dal secondo Rapporto sul valore della connettività in Italia, dal tema Vivere e valutare la digital life, realizzato dal Censis in collaborazione con Windtre e presentato alla Camera.

Il diritto alla connessione nella digital life 

Quanto al diritto alla connessione nella digital life, emerge che gli italiani fanno da soli. Immersi nella digital life, gli utenti ricorrono alla combinazione di infrastrutture fisse e mobili per garantirsi l’accesso sempre, ovunque e comunque. Il 71,5% dei cittadini dotati di una connessione a internet utilizza sia la rete fissa sia la rete mobile, il 17,7% solo la linea mobile, e il 10,8% solo la rete fissa. Agli operatori di rete sono richieste connessioni veloci, con un’alta qualità e fluidità dei contenuti (51,6%), connessioni affidabili, senza incorrere in interruzioni (41,7%), un servizio di assistenza rapido e facilmente accessibile in caso di guasti o di problemi amministrativi (31,1%). Il 43,9% degli italiani, il dato sale al 51,5% tra i laureati e al 55,0% tra i giovani, pagherebbe qualcosa in più pur di avere la connessione con i requisiti indicati.

Il lato oscuro della digital life ha il volto delle cyber-minacce

Il Rapporto rileva inoltre che le cyber-paure degli italiani sono ormai al primo posto della loro vita digitale. Il lato oscuro della digital life, sottolinea la ricerca, oggi ha il volto delle cyber-minacce. Il 56,6% degli italiani, e ben il 61,9% dei giovani, ha paura per la propria sicurezza informatica, ad esempio, quando svolge operazioni bancarie online. Insomma, i cyber-attacchi insidiano il diritto alla connessione, che per gli italiani va tutelato garantendo adeguate protezioni dalle minacce. I ripetuti attacchi informatici a istituzioni, imprese e cittadini fanno presa sul corpo sociale e spaventano più di quanto si tema il libero accesso alla rete da parte dei minori (34,7%), i rischi di dipendenza dal web e le minacce alla salute mentale (23,7%), e gli hater che aggrediscono le persone sul web (22,0%).

Il secondo Rapporto sul valore della connettività in Italia

Il Rapporto è stato discusso e introdotto da Roberto Basso, Director External Affairs and Sustainability Windtre. A presentare i contenuti della ricerca è stato Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, e a discutere lo studio sono stati Paolo Coppola del Team Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giusella Finocchiaro, Co-founder and Partner di DigitalMediaLaws Milano-Bologna, Alberto Gambino, Prorettore Università degli Studi Europea di Roma, Mario Staderini, direttore studi e ricerche Agcom, Francesco Verducci, Vice presidente Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza del Senato, Vania Zadro, Coordinatrice didattica Agenzia La Fabbrica.