Prodotti di largo consumo, da gennaio ad aprile +2% a valore

Nel periodo tra gennaio e aprile 2019 le vendite a valore nel largo consumo hanno registrato un incremento pari al +2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una previsione di chiusura dell’anno dell’1,5% a valore. La tenuta della fiducia dei consumatori, la maggiore attenzione ai temi ambientali e al bio, e la crescita dell’e-commerce sono le tendenze che segnano l’andamento del largo consumo nei primi mesi del 2019. Le previsioni vedono un 2019 positivo, ma qualche preoccupazione è legata alle possibili chiusure domenicali, e all’aumento dell’Iva.

Crescita a valore maggiore al Sud e nelle Isole

Da quanto emerge dai dati di Nielsen la fiducia degli italiani risulta quindi stabile a quota 68 rispetto ai 70 punti del 4° trimestre 2018. Non emergono segnali evidenti di ritorno ai livelli bassi del passato, in linea con quanto osservato anche negli altri Paesi europei. “Il ruolo del mondo del largo consumo, comunque, rimane centrale nel panorama macro-economico del nostro Paese, anche a fronte di un Pil vicino a crescita zero”, dichiara Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia. I primi quattro mesi del 2019 confermano quindi gli andamenti positivi per tutti i prodotti, riporta Askanews. A livello di aree geografiche si osserva una crescita a valore maggiore al Sud e nelle Isole (+2,6%) rispetto al resto d’Italia, con il Nord Ovest a +2,2%, il Nord Est a +1,7%, e il Centro a +2,5%.

Salgono i prodotti con claim green

Tra i produttori l’innovazione continua a svolgere un ruolo chiave per la crescita. L’attenzione ai temi ambientali porta infatti i prodotti del cura casa con claim green a salire del +3,1%. In particolare, quelli “meno plastica” (+24,5%), “plastica riciclata” (+9,6%), biodegradabile (+7,8%). I prodotti per la cura della persona registrano poi un +14,9% per il claim biologico. Una prima mappa dell’offerta online registra circa 830 punti vendita che nel Paese offrono i servizi click & collect (ordino online e ritiro nel punto vendita) e click & drive (ordino online e ritiro con l’auto). Al netto degli sviluppi dell’offerta online, le vendite mostrano una crescita significativa nel primo quadrimestre 2019 (variazione di fatturato pari a +27,70%), contribuendo per circa lo 0,2% alla crescita complessiva della GDO.

Effetti negativi di un possibile aumento dell’Iva

In uno scenario competitivo sempre più esteso, poi, il discount si dimostra il canale più interessante. Dopo più di cinque anni di crescita continuativa inizia a configurarsi come un vero e proprio competitor del canale super. Ed è leader per margine: l’utile prodotto dalle principali aziende discount rappresenta bene il 34,2% degli utili distributivi (fonte Mediobanca). Riguardo al dibattito sul tema delle aperture domenicali, Nielsen ha quantificato l’incidenza delle vendite delle domeniche al 10% del totale, in crescita rispetto al passato. Anche un possibile aumento dell’Iva potrebbe avere effetti negativi sulle vendite del largo consumo, con i consumatori pronti ad adottare misure contenitive per neutralizzare gli aumenti di prezzo.