Mese: Marzo 2018

Il pericolo hacker corre sul filo delle tasse

Già pagare le tasse non è certo un bel momento per i cittadini. Figuriamoci poi se questa pratica, giusta e corretta per carità, viene addirittura associata al pericolo di farsi rubare diversi dati sensibili. Eppure è proprio così. Essere un contribuente onesto può mettere a repentaglio la propria sicurezza informatica.

Il pagamento delle imposte “controllato” dai truffatori

Gli hacker e i truffatori online, rivela un recente report condotto da Kaspersky Lab, hanno imparato a sfruttare il momento del pagamento delle tasse per mettere le mani su  quantità gigantesche di informazioni personali degli utenti. Il report ha monitorato i casi di diversi paesi nel mondo, tra cui l’Italia. I numeri parlano chiaro: ad esempio, ad aprile del 2016 in Canada, Stati Uniti e Regno Unito sono stati rilevati notevoli picchi di phishing online che avevano come tema le imposte.

Dati personali e bancari a rischio hackeraggio

L’analisi, ripresa dall’Ansa, rivela che tra le informazioni raccolte dai truffatori ci sono i dettagli delle carte bancarie, previdenza sociale, patente, l’indirizzo, il numero di telefono. Inoltre, secondo la ricerca, nel 2017 sono stati rilevati un numero crescente di attacchi che utilizzavano siti online di autorità fiscali falsi ma ‘vestiti’ in modo da sembrare autentici.

In Italia il caso è stato il falso sito del ministero della Difesa 

In Italia i casi di “furto” informatico non sono stati rari. Per il nostro paese il rapporto Kaspersky cita l’esempio eclatante di alcuni utenti truffati da un falso sito del ministero della Difesa. Gli ignari utenti inserivano i propri dati in assoluta tranquillità, convinti di essere nel “posto” giusto. Dopo l’accesso, avvenuto in assoluta buona fede – chi mai metterebbe in dubbio il ministero della Difesa? – gli hacker riuscivano a bloccare il computer con un virus. A questo punto, al povero malcapitato arrivava il messaggio di richiesta di riscatto da parte dei cybercriminali.

I consigli per gli utenti al fine di tutelarsi

“Non tutti i contribuenti possono riconoscere una truffa quando e persino gli utenti più esperti possono essere ingannati dalla promessa di un rimborso fiscale”, spiega Nadezhda Demidova, Lead Web Content Analyst di Kaspersky Lab. Che fornisce anche alcuni preziosi consigli utili per non cadere nelle truffe. Le indicazioni principali, che poi sono sempre le stesse, sono quelle di memorizzare online l’indirizzo ufficiale del servizio fiscale del proprio paese ma anche di controllare l’indirizzo web da cui si riceve la richiesta di inserire le proprie credenziali.